Dalla Libreria del Regio e Imperiale Museo di Fisica e Storia Naturale

Alcuni dei volumi presenti nelle nostre Biblioteche riportano i timbri del Museo di Fisica e Storia Naturale, fondato nel 1775 da Pietro Leopoldo d'Asburgo Lorena, Granduca di Toscana dal 1765 al 1790. Questi facevano parte della Libreria del Museo e, a partire dalla seconda metà del XIX secolo, dopo la costituzione dell'Istituto di studi superiori pratici e di perfezionamento (1859), conobbero una diaspora non solo distribuendosi fra i vari Gabinetti disciplinari della Sezione di Scienze dell'Istituto - che pose la sua sede entro il Museo - ma anche fra le altre Sezioni dell'Istituto. Nel XX secolo una grande parte fu poi data in Comodato dall'Università all'Istituto e Museo di storia della scienza, oggi Museo Galileo. Non pochi volumi mostrano anche i timbri della Biblioteca Palatina, posta in Palazzo Pitti, comprendente libri a stampa, riviste e manoscritti appartenuti ai Medici e ai Lorena. Nel 1771, infatti, Pietro Leopoldo decise di riunire la Biblioteca Mediceo-Lotaringia alla Magliabechiana, ma un nucleo di volumi rimase a Palazzo e dal 1775 passò al Museo di Fisica.

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Acta eruditorum (1682: fasc. 1-12)

Il periodico fu fondato nel 1682 da Otto Mencke, docente di filosofia all'Università di Lipsia, e si ispirava al francese "Journal des Savants" e alle inglesi "Philosophical Transcations". Gli "Acta", fra i primi periodici scientifici e primi in assoluto in Germania, erano scritti interamente in latino e miravano a tenere aggiornati gli eruditi europei sia nell'ambito delle scienze naturali sia in quello della letteratura. La loro pubblicazione continuò ininterrottamente per circa un secolo (fino al 1776, diventando però dal 1732 Nova Acta eruditorum) annoverando, compresi i supplementi, un totale di 111 volumi. Il posseduto della Biblioteca di Scienze proviene dal Museo di Fisica e Storia naturale, come attestato dal timbro, e prima ancora faceva parte della Biblioteca Palatina. Il terzo timbro visibile sul frontespizio documenta un passaggio anche dalla Biblioteca della Sezione di filosofia e filologia dell'Istituto di studi pratici e di perfezionamento, presso la quale i volumi furono custoditi per alcuni anni, prima di tornare alla Sezione di Scienze.